martedì 24 marzo 2009

Mulino Bianco: marketing 2.0

Anche in Italia arriva la prima piattaforma on line di co-generazione di idee lanciata da un brand. Infatti, dopo altre aziende come Dell, anche Mulino Bianco da il via ad un'iniziativa di innovazione partecipativa: Nel Mulino Che Vorrei. Non si tratta di un semplice UGC, bensi' di un laboratorio di idee in cui le proposte degli utenti piu' votate e ritenute fattibili, verranno realizzate dall'azienda.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sembra di poter dire che sia lodevole mutuare da quello che pare essere un intervento correttivo e la predisposizione di tools idonei alla correzione dell'innesco di un bad word of mouth (caso Dell-Hell), un processo che si pone in sostanza l'obiettivo di arrivare ad un word of mouth di segno opposto. e che la comunicazione di un'azienda, peraltro italiana, possa far tesoro dell'impegno in situazione di crisi di un'altra azienda.
tuttavia, in maniera meno lodevole, vorrei sottolineare un elemento che a mio parere disturba, o dovrebbe farlo, chi si occupa di marketing o chi in qualche modo ne venga a contatto. mi riferisco alla tabella comparativa di McV nella quale si sottolinea cos'è McV e cosa non è. in realtà McV è tutto quello che si dice non sia: è un sito istituzionale (!!!) un forum, un social network, uno strumento per le ricerche di mercato, etc... sulla destra ci sono semplici strumenti, le parole più suadenti sulla sinistra sono orpelli che mi fanno pensare a qualcuno che si mette sulla difensiva. non si dovrebbe tentare di camuffare nulla, nè di dipingersi l'anima di candidi cromatismi.
siate più tranquilli cari marketer, nessuno vi tratterà come anime vendute al vil denaro.

Anonimo ha detto...

Ciao Camminante!
Sebbene anch'io sia d'accordo sull'eccessiva forzatura del gioco di affermazione e negazione sulla natura del progetto, tuttavia non posso condividere la tua altrettanto coatta definizione dell'iniziativa. Come implicitamente affermi, non e' una questione di forma ma di sostanza. E qui, e' ,difatti, proprio la sostanza a fare la differenza. Perche', tralasciando l'opinabile ed eccessivo entusiasmo della comunicazione istituzionale,resta apprezzabile la volonta' del Mulino Bianco di instaurare un dialogo diretto coi consumatori mettendcoci, pero', la faccia e impegnandosi nel mantenimento di esplicite promesse. Inoltre, dalla mancata istituzione del meccanismo dei premi trapela una grande fiducia nel contributo dei consumers,o meglio, prosumers alla realizzazione del brand ideale. Il tutto, in una totale trasparenza declinata attraverso le argomentazioni per le proposte respinte e la realizzazione per quelle accolte. A mio avviso, non si tratta di camuffare nulla perche', si sa che l'obiettivo ultimo di tali iniziative e' quello di creare profitto. E se cio' avviene dando vita agli effettivi desideri del mercato credo che nessuno di noi trattera' i marketer come anime vendute al vil denaro.

Anonimo ha detto...

Ciao miriana,
complimentandomi per il tuo stile argomentativo, spero di non essere stato frainteso.
l'aggettivo "lodevole" non lo uso a caso. l'iniziativa è ottima, tant'è che sono anni che cerco tra gli scaffali il soldino, mi trascinerebbe con forza nel dorato mondo dell'infanzia. l'iniziativa è ottima, i meccanismi e gli strumenti validi ed efficaci.
biasimavo semplicemente un'orchestrazione retorica che chi ci capisce di marketing e di new media dovrebbe riderne. il tutto nella consapevolezza di non essere una persona da raggiungere con quella presentazione. probabilmente si tratta di una mia impostazione eccessivamente critica che mi impedisce di leggere "tralasciando l'opinabile ed eccessivo entusiasmo della comunicazione istituzionale".
auspicando la ricomparsa del soldino, un plauso all'iniziativa McV, mirabile sito di comunicazione istituzionale, che sfruttando le potenzialità di strumenti come social network, forum e blog, funge da sempre nuovo cassetto di suggerimenti, che gli uomini barilla impegnati nella customer care e nelle ricerche di mercato, saranno sicuramente in grado di trasformare nel mulino che tutti vorremmo.
I love Soldino.

Anonimo ha detto...

il punto cruciale del post, pero', non e' il modo in cui l'iniziativa viene confezionata e comunicata, ma e' l'iniziativa in se stessa. Cio' che preme sottolineare e' come un'azienda possa affrontare in maniera strategica un social media non semplicemente parlando ai consumatori (per questo non ritengo sia un sito di comunicazione istituzionale) bensi' ascoltandoli e rendendoli, al contempo, co-autori del processo di innovazione. L'iniziativa e' lodevole, la bonta' di essa sara' stabilita (purtroppo!)nel lungo periodo, quando alle proposte seguiranno le effettive realizzazioni.

Anonimo ha detto...

mi trovi quasi completamente d'accordo, eccetto la questione sito istituzionale: l'interpellazione dei consumatori come co-autori del processo non implica la natura non-istituzionale della campagna e del sito, è anzi una parte costitutiva del processo: la nuova comunicazione,anche e a volte soprattutto quella istituzionale, chiama in causa e dialoga con i consumatori.
forse ho cambiato rotta sul post, ma mi interessava toccare il tasto della comunicazione sulla comunicazione